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fiori.

l'idea sulla quale si sofferma il corto è la violenza sulle donne, rappresentata attraverso quattro aree: violenza assistita, violenza subita, prodotta e corrisposta.

le due protagoniste del corto sono ignare al processo di agnizione di essere vite violentate.

sceneggiatura di pietro varriale

regia di enzo pizza

2010, italia

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haoma.

il caffè come luogo, il bancone del barista come avamposto e cerimoniale dove senza appuntamento si sparpagliano, senza tempo miscele di umanità diverse, macine di vite in altre vite.

zara è il bancone che diventa proscenio, il barista è lo specchio, l'orecchio, la grazia. liberamente ispirato al libro: così parlò zarathustra di friedrich nietzsche, il corto mette in dialogo un sacrario di dubbi, dialoghi, crisi, incontri, sentimenti, riflessioni di umana possibilità.

nell'attesa della bevanda come accesso all'immortalità del vivere o sperare di farlo.

sceneggiatura di pietro varriale

regia di enzo pizza

2010, italia

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manico mio.

il corto è il tentativo di coniugare l'inamovibilità della scultura al costante movimento della vita, la scelta drammaturgica cerca di utilizzare alcuni personaggi ispirati al mondo del fumetto a strisce che, di fatto, sagomano le fattezze e il carattere dei protagonisti, li pone in una situazione di sospensione costante.               

il corto è un'analisi critica intorno al tema del pensiero divergente tra realtà e follia. partecipazione al napoli film festival 2010 sezione "schermo napoli quick".

temi assegnati: l'opera di salvatore cotugno, senza titolo, 1972, con tecnica mista, legno, stoffa e gesso, cm 120 x 120 donazione dell'artista e presente nel museo del ‘900; la citazione di carlo cecchi nel film morte di un matematico napoletano: "guarda che quelli che si limitano saggiamente a ciò che pare loro possibile non avanzeranno mai di un passo", un vassoio.

sceneggiatura di pietro varriale

regia di enzo pizza

​2010, italia

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grumi.

l’opera e la citazione cinematografica sono stati due ingredienti necessari per la trasfigurazione dell’irreale-realta’, il corto grumi è racconto nel raccontarsi, nella macchia pittorica come nella macerazione, è conturbante la rappresentazione da cui il corpo narrativo si dipana e si fa racconto trasformato.  partecipazione al napoli film festival 2009 sezione "schermo napoli quick".

temi assegnati:  opera: giuditta e oloferne di artemisia gentileschi (olio su tela, 1625-1630 ca., museo di capodimonte, napoli);

la citazione di woody allen nel film io e annie: "io ho un pessimo ricordo dell’università… era… successe che fui sbattuto fuori il primo anno perché copiavo agli scritti di metafisica: sapete, stavo sbirciando nell’anima del compagno accanto a me",

oggetto: martello.

sceneggiatura di pietro varriale

regia di enzo pizza

2009, italia

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